Regione
15/agosto/2016 - h. 00.27
Da quel momento scatterà anche il termine per la presentazione delle richieste da parte dei cittadini che abbiano subìto danni ad abitazioni principali, seconde case e beni mobili non registrati, come arredi ed elettrodomestici. “Appena ricevuto lo schema del provvedimento, il presidente Stefano Bonaccini ha comunicato a Roma il nostro parere favorevole - spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo -. Le procedure per i rimborsi ai privati saranno in capo ai comuni: da ora assicuro ai sindaci che la Regione metterà in campo tutto il sostegno e la collaborazione possibili”.
Già venerdì si è svolta una riunione operativa a Bologna, all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per definire le modalità con cui la Regione affiancherà gli Enti locali nella gestione delle procedure di indennizzo. “I termini fissati a livello nazionale sono stringenti perché è fondamentale arrivare alla liquidazione dei contributi entro l’anno- prosegue Gazzolo-. Dobbiamo essere pronti a fare rete per non perdere nemmeno un giorno: per questo, contestualmente all’emanazione delprovvedimento del Dipartimento nazionale, diffonderemo a tutti i municipi una circolare con l’indicazione dettagliata delle attività da svolgere e dei modellidegli atti che dovranno essere assunti”.
In ogni provincia sarà anche convocato un incontro con gli amministratori e i tecnici municipali per illustrare le procedure e rispondere ai chiarimenti.Verranno anche fornite informazioni sui risarcimenti alle imprese che, secondo le regole fissate dal consiglio dei Ministri, seguiranno un iter più complesso, destinato a concludersi nel 2017. “In queste settimane abbiamo lavorato intensamente con il Dipartimento per definire lo schema dell’ordinanza di prossima pubblicazione, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in seguito al terremoto dell’Emilia del 2012 e all’alluvione modenese del 2014- aggiunge l’assessore-. Ora siamo al fiancodei Comuni per fornire pieno sostegno in tutte le fasi del procedimento, affinché sia assicurata omogeneità di trattamento sull’intero territorio regionale.
Il provvedimento varato dal Governoconclude Gazzolo- dà, come avevamo chiesto, risposte molto attese dalla popolazione colpita da calamità naturali. É fondamentale assicurare equità, non possono esistere cittadini di serie A e di serie B”. Le emergenze maltempo Sono cinque gli eventi meteorologicieccezionali (nevicate, piogge, mareggiate, allagamenti e trombe d’aria) che sisono succeduti tra marzo 2013 e settembre 2015 in Emilia-Romagna, per iquali è stato riconosciuto lo stato d’emergenza nazionale. Nel 2013, in marzo e aprile il maltempo ha coinvolto tutte le province, e il 3 maggio l’area bolognese e modenese con due trombe d’aria; all’ultima decade di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 i territori di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; dal 4 al 7 febbraio 2015 tutte le province per nevicate, dissesti e mareggiate; il 13 e 14 ottobre 2014 e il 13 e 14 settembre 2015 le province di Parma e Piacenza.
I danni subiti Sono in tutto 4.177 le segnalazioni di danni, per un totale di circa 170 milioni di euro: 3.079 riguardano abitazioni principali o secondarie, per 90,6 milioni, e 1.098 le attività produttive, per 78,5 milioni. La provincia dove il maltempo ha avuto le conseguenze più rilevanti è Parma, con 72,8 milioni di euro di danni, individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni:1.148 relative a beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).Seguono Piacenza, con danni per 29,8 milioni (671 segnalazioni di privati, peroltre 12,5 milioni e 173 di aziende, per 17,3 milioni); Modena, con 19,1 milioni(104 segnalazioni di privati per 14,4 milioni e 36 di imprese per 4,7 milioni) eForlì-Cesena, con 14,8 milioni (486 segnalazioni di privati, per oltre 6 milioni,e 235 di attività produttive, per oltre 8 milioni).
Nella provincia di Ravenna i danni ammontano a 10,7 milioni (183 segnalazioni di privati, per 1,46 milioni, e 210 di imprese, per oltre 9,2 milioni); a Reggio Emilia sono di 8 milioni e mezzo (141 segnalazioni di privati, per 4,35 milioni, e 96 di aziende, per quasi 4,2 milioni). Anche a Rimini i danni superano gli 8 milioni (225 segnalazioni di privati, per più di 5,8 milioni, e 98 di aziende, per 2,33 milioni), mentre a Bologna si fermano a 4,7 (105 segnalazioni di privati, per 2,96 milioni, e 72 di attività produttive, per 1,75 milioni). A chiudere la graduatoria, Ferrara, che ha subìto danni per 519 mila euro (16 segnalazioni di privati, per 142 mila euro, e 19 di imprese, per circa 377 mila).
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