Verso la fase 2
02/maggio/2020 - h. 19.00
ROMA - Mai più classi-pollaio? Potrebbe essere il coronavirus a far cessare il vizio italiano di 28-30 studenti per classe? Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, ha spiegato che a settembre si tornerà sui banchi ma non con i doppi turni. A SkyTg25, Azzolina ha aggiunto che che l'ipotesi è quella di dividere le classi: "Metà degli studenti per metà settimana" andrebbe a scuola, poi l'altra metà, e comunque si terrebbero sempre gli studenti che sono a distanza "collegati, così la socialità resta". "Non possiamo far tornare gli studenti a scuola con 28-30 persone per classe. Io ho sempre fatto una battaglia contro le classi-pollaio", ha aggiunto il ministro. L'ipotesi in campo, che vede quindi un mix di didattica distanza e lezioni in presenza, permetterebbe di alleggerire anche il problema dei trasporti pubblici.
Il 4 maggio "piano piano l'Italia riaprirà" ma non sarà "un libera tutti", "vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane". Quanto al problema della dispersione scolastica, Azzolina ha sottolineato che, al di là dell'emergenza sanitaria, l'Italia già era "fuori ogni media, sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro".
"A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola" e questo vale anche "per le scuole elementari", ha aggiunto Azzolina, ribadendo la possibilità di "una didattica mista", in parte in presenza e in parte online a distanza. "Se pensiamo da dove siamo partiti" la didattica a distanza "è stata un grande successo", la scuola "non era preparata", ha affermato il ministro . Lo ha detto il ministro a 'L'intervista' di Maria Latella su Skytg24.
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